Nel 1998 viene riconosciuta come prima certificazione IGP in Italia sulla carne bovina fresca
Perugia. Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale è stato il primo marchio di qualità per le carni bovine fresche italiane approvato dall’Unione Europea con il riconoscimento della IGP. Era il 1998 e pochi anni dopo, nel 2003, è nato il Consorzio di tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP”, riconosciuto ufficialmente dal Mipaaf nel 2004 e impegnato in attività di vigilanza e salvaguardia dell’IGP su tutta la filiera, dall’allevamento alla macellazione e lavorazione.
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La certificazione IGP ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP’ si riferisce alla carne, che deve provenire solo ed esclusivamente dalle razze previste dal Disciplinare di produzione e tipiche dell’Appennino centrale – Chianina, Marchigiana e Romagnola – e da bovini di età compresa fra 12 e 24 mesi. Per poter certificare la carne come ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP’, inoltre, devono essere rispettati tutti i requisiti previsti dal Disciplinare per le fasi di allevamento, macellazione e vendita. Il marchio “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” IGP diventa, così, sinonimo di qualità e garantisce una carne che, grazie a fattori genetici, sistemi naturali di allevamento e alimentazione di qualità, presenta un basso contenuto di grasso (minore del 3%) e di colesterolo (minore di 500 ppm) e un alto valore proteico (maggiore del 20%).
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Today the “Consortium for the protection of Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale PGI” is made up of 3,204 breeders in 8 regions of Central Italy (Emilia Romagna, Tuscany, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo and Campania); 77 slaughterhouses; 80 commercial operators; 125 cutting laboratories and 1,072 butchers registered with the control and distributed throughout Italy. Every day it carries out surveillance and protection activities of the PGI brand in collaboration with the Central Inspectorate for Quality Control and also counts on the contribution of consumers, who can report imitations and counterfeits through the Consortium’s website, www.vitellonebianco.it/inviaci-le-tue-segnalazioni.
On the same site it is possible to check the traceability of the meat on sale and have the mapping of the butchers and restaurants registered in the ‘Ristorante Amico’ circuit of the Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
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