Nativ nasce nel lontano 2011, frutto di devozione dei titolari Mario Ercolino e Roberta Pirone. Il nome Nativ deriva dal latino “Nativus”, scelto per evocare lo stretto legame delle storiche vigne con il territorio.
Ci troviamo in Campania, in passato identificata come “Campania Felix”, proprio per la straordinaria fertilità del suolo, tanto da essere diventata la terra dei “vini degli imperatori”.
La cantina sorge su un promontorio dell’Irpinia in contrada San Quirico, a Paternopoli, un luogo con un’importante eredità agricola. Il nostro è un territorio antico, abitato dai greci nel VII secolo a.C. che hanno dato il via alle prime coltivazioni di uva e portato in Italia il culto di Dioniso e delle sue Baccanti, che resero questa terra la patria del “Vitis Ellenico”, da cui deriva il nome del vitigno Aglianico.
Con l’avvento del Cristianesimo, Paternopoli è diventata il rifugio dei padri eremiti: straordinari contadini che negli anni hanno saputo selezionare le migliori vigne perfezionando ancora di più le caratteristiche organolettiche dei nostri vini.
La cantina Nativ è un vero e proprio patrimonio storico che narra una lunga tradizione vitivinicola: a est è circondata da olivi secolari, intorno da vigne di aglianico, alle sue spalle sorge un antico rudere riportato alla luce che segna il passaggio delle prime chiese cattoliche costruite nell’anno 1100.
Quella che doveva essere una creatura a gestione familiare, oggi è un’azienda che ha una produzione complessiva pari a un milione di bottiglie divise tra varie tipologie: taurasi, greco, fiano, falanghina e vari blend.
La cantina si avvale di processi tecnologici innovativi e all’avanguardia, sia per la gestione delle vigne, sia per la conduzione della linea di imbottigliamento di nuova generazione (produce 8000 bt/ora).
Al contempo è particolarmente attenta all’utilizzo di tecnologie a zero impatto ambientale, come sistemi di riciclo dell’acqua piovana, fonti rinnovabili di energia e impianti a bassa produzione di anidride carbonica.
Il valore aggiunto dell’azienda risiede nella tutela del patrimonio vitivinicolo e storico tramandato e nell’impiego di sistemi di gestione innovativi e di bassissimo impatto aziendale.