Potete parlarci delle origini di Manfredi Cantine e di come la storia della vostra famiglia abbia influenzato l’evoluzione dell’azienda?
Da generazioni viviamo a Farigliano, un piccolo paese nelle Langhe, in Piemonte. Qui il bisnonno Luigi e la sua famiglia iniziarono a coltivare un piccolo vigneto di Dolcetto. Suo figlio Giuseppe diede una spinta commerciale decisiva alla cantina, consegnando vino nel basso Piemonte, nelle Valli Cuneesi e in Liguria. Aldo, attuale proprietario della cantina e figlio di Giuseppe, iniziò a lavorare con lui giovanissimo, appena quattordicenne. Fu lui ad aprire i mercati esteri negli anni Ottanta. Nel frattempo, sua moglie Gianfranca lo ha sempre aiutato nella gestione amministrativa ed entrambi sono ancora attivi in azienda. Negli anni 2000, le loro figlie Luisa e Paola sono entrate in azienda: questi sono gli anni che hanno visto cambiare il mondo del vino, diventato più veloce e globale. La cantina ha seguito queste trasformazioni, senza perdere di vista le proprie radici e la cura per la qualità, che ci guida da oltre un secolo.


Quali iniziative avete intrapreso per garantire pratiche sostenibili sia in vigneto che in cantina?
Da sempre lavoriamo nell’ottica della sostenibilità: l’impianto fotovoltaico installato sulla copertura della nostra cantina ci permette di essere completamente autosufficienti. Il risparmio idrico è assicurato da un pozzo artesiano di proprietà, profondo circa 300 metri, che ci permette di non prelevare acqua dalla rete pubblica.
Cartoni ed etichette hanno la certificazione FSC® che garantisce che la carta utilizzata proviene da foreste gestite in maniera responsabile. Nei vigneti i lavori sono eseguiti a mano, senza l’utilizzo di macchinari che porterebbero traumi alla pianta, maggiore inquinamento e disturbo agli animali selvatici. Lavoriamo seguendo una virtuosa economia circolare: ad esempio, le bucce degli acini, eliminate dopo la vinificazione, sono recuperate ed utilizzate da un caseificio locale; i raspi sono donati ad allevatori locali che li trasformano in giacigli per i loro vitellini.
Quali sono le principali linee di prodotto che offrite e quali denominazioni piemontesi rappresentate?
Produciamo le classiche denominazioni piemontesi: i grandi rossi come Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Barbera e Dogliani e i bianchi, tra cui Gavi, Chardonnay, Arneis, Moscato d’Asti e Asti Spumante. Questi vini li trovate nella linea MANFREDI (destinata principalmente alla GDO) e PATRIZI (riservata all’HORECA). Con la nostra azienda agricola BRICCO ROSSO, invece, produciamo Nebbiolo, Dogliani, Langhe Pinot Nero e Alta Langa.
Come selezionate le uve e i terroir per garantire la qualità e l’autenticità dei vostri vini?
Le nostre uve provengono da territori da sempre vocati alla viticoltura: il terreno Oltre ai nostri vigneti, che coltiviamo con cura, collaboriamo strettamente con i nostri fornitori—con alcuni lavoriamo da oltre cinquant’anni. Insieme pianifichiamo le pratiche agronomiche per ridurre al minimo i trattamenti, adottando metodi sostenibili. Il territorio fa davvero la differenza e i vitigni che coltiviamo ci permettono di assicurare autenticità e caratteristiche uniche.



Come affrontate le sfide distributive nei mercati nazionali e internazionali?
Negli anni siamo riusciti a costruire e rafforzare ottime collaborazioni: i nostri partner sono i nostri “ambasciatori” e con loro manteniamo un forte rapporto di fiducia. È importante essere sempre preparati alle richieste del mercato e alle nuove esigenze dei consumatori. Grazie a un’ampia gamma di vini—bianchi, rossi, bollicine e low alcohol —riusciamo sempre a proporre la scelta giusta.
Offrite esperienze enoturistiche presso le vostre strutture? Se sì, quali attività proponete ai visitatori?
Nella nostra azienda agricola BRICCO ROSSO offriamo ospitalità ed esperienze: le camere sono molto ampie, con una vista meravigliosa sui vigneti e le Alpi. La calda accoglienza e la bontà dei nostri vini e dei prodotti del territorio permettono agli ospiti un’immersione totale nei piaceri delle Langhe. Riguardo al vino, proponiamo diverse esperienze, in base alla tipologia di vino che gli ospiti desiderano degustare. Oltre al vino, ci sono altre attività: rilassarsi in piscina, noleggiare e-bike, fare piacevoli passeggiate circondati dai vigneti, boschi e campi di grano e nocciole.
Come l’enoturismo contribuisce alla promozione dei vostri vini e al rafforzamento del legame con i consumatori?
L’esperienza diretta è molto importante: crea un legame più stretto con il visitatore ed è un ottimo veicolo di pubblicità grazie al “passaparola” di chi è già stato da noi. Cerchiamo sempre di creare un rapporto di fiducia con i nostri ospiti e di trasmettere al meglio la storia della nostra famiglia e del territorio, la dedizione e l’attenzione che mettiamo nei nostri vini, per far sentire tutti parte integrante dell’esperienza.
