Per il secondo anno consecutivo, il pastificio Zini rinnova il proprio impegno nei confronti dell’ambiente e del territorio portando avanti un progetto di filiera sostenibile da ogni punto di vista: la produzione di Gnocchetti Senatore Cappelli con grano coltivato a Km zero.
Un’iniziativa nata nel 2021 da un momento di riflessione per il pastificio Zini che, nell’intento di trasformare un periodo di crisi in opportunità, ha scelto di ripensare la propria produzione valorizzando il più possibile il territorio.
Nasce da qui l’idea di seminare a poche centinaia di metri dal proprio polo produttivo un campo di 8 ettari con grano antico Senatore Cappelli. E così facendo è riuscita con soddisfazione a dimostrare che un’economia sostenibile non solo è possibile ma, una volta attivata, è davvero capace di innescare un circolo virtuoso di valori che generano valore, per il benessere delle persone e dell’ambiente.
Maurizio Vezzani, CEO di Zini, racconta come è nato il progetto: “Da anni ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di non lasciare il segno, inteso nel senso di ridurre al massimo l’impatto di un’azienda di produzione come la nostra sull’ambiente.
Rispetto a tutti gli altri progetti di CSR questo nasce dalla voglia di interagire con il territorio. Abbiamo scelto il Senatore Cappelli perché, rispetto al grano tradizionale, è forte e ha un ridottissimo impatto sul territorio.
Siamo stati i primi a fare la pasta fresca con il Senatore Cappelli e questo genera nuove soluzioni per l’horeca, ma anche per il mercato del consumatore domestico e può aiutare a portare sulla tavola una pasta fresca speciale, perché il prodotto finale è molto ricercato oltre che più digeribile.”
È così che, dal seme al grano, dal grano al pastificio, nascono gli Gnocchetti Senatore Cappelli Zini, fatti con grano antico, acqua e un pizzico di sale. Sono ricchi di fibre, a basso contenuto di glutine e ricchi di proteine… ma, soprattutto, interamente prodotti senza essersi spostati più di un centinaio di metri dall’azienda.