
Echeggia ancora nei vecchi laboratori l’eco della voce del Maestro G. Verdi, di casa nell’antica Pasticceria Cova, che d’abitudine ordinava direttamente al Capo Pasticcere il “suo” panettone per la Peppina (il famoso soprano Giuseppina Strepponi, sua seconda moglie) assicurandosi che venisse sfornato direttamente nelle sue mani. Antica infatti la tradizione del Panettone Cova che risale ai primi dell’Ottocento, quando, nell’antico laboratorio di Via Verdi, allora originaria sede, fu tramandata l’inimitabile ricetta ancor’oggi fedelmente seguita nella sua preparazione. Attraverso quasi due secoli incurante del trascorrere del tempo, dei nuovi gusti e delle nuove tendenze, si propone immutato nella sua unicità e nel suo inimitabile sapore. Riconosciuto ed apprezzato per il suo gusto delicato ed inconfondibile, ha saputo conquistare non solo i palati meneghini ma bensì anche stimatissimi amatori esportando la sua millenaria tradizione. Miscela di ingredienti accuratamente selezionati il segreto di un successo che valica i confini del tempo.
Una ricetta gelosamente custodita
Semplici ma selezionati ingredienti tra cui farina di grano tenero, lievito naturale, zucchero, burro di primissima qualità, uova fresche, frutta candita nel nostro laboratorio…unitamente ad una segretissima ricetta gelosamente custodita nelle mani esperte del nostro Mastro Fornaio.
Suggerimenti per una migliore conservazione
Morbido e delicato teme il freddo e l’umidità! Se conservato in queste condizioni inadatte tende ad indurirsi e a perdere la sua naturale consistenza. Vi consigliamo quindi di “custodire” il nostro panettone in un luogo asciutto ed a temperatura ambiente e per gustarlo al meglio delle sue peculiarità, di riporlo mezz’ora prima di tagliarlo (con un coltello a sega) sul termosifone, o vicino alle calde fiamme del camino per risvegliare i suoi naturali ingredienti.