Mantova, 5 giugno 2015 – 18,4 milioni di famiglie italiane acquista prodotti bio; i consumatori più attivi, prevalentemente donne, sono di fascia di età tra i 25 e i 44 anni e fra i 55 e i 64 anni; un settore che vale 2,5 miliardi con una crescita del fatturato del 16% nei primi 4 mesi del 2015 e del 12% nel 2014: i risultati della ricerca Nielsen “L’alimentare e il biologico in Italia” presentata da Assobio – l’associazione di rappresentanza delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici parte di FederBio – al Parco della Biodiversità, l’area tematica in EXPO realizzata da BolognaFiere e dedicata all’agricoltura biologica e all’agrobiodiversità, evidenziano una sempre più crescente attenzione degli italiani verso prodotti alimentari attenti alla sicurezza alimentare, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità.
“Proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente i dati di crescita del bio danno un segnale importante. – sottolinea Elisa Pedrazzoli, Responsabile della Linea Biologica e Direttore Commerciale estero di Salumificio Pedrazzoli – E’ necessario ricordare che coltivare e allevare con il metodo bio significa produrre con ridotti consumi di energia, con bassi livelli di inquinamento. Se pensiamo che gli ultimi dati emanati dall’ONU alla fine del 2014 hanno dimostrato che nell’anno precedente il livello di gas serra nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo record e che l’aumento tra il 1990 ed il 2013 del riscaldamento climatico causato da gas come l’anidride carbonica è stato del 34% è facilmente comprensibile che è ormai giunto il momento di promuovere e di compiere scelte consapevoli”.
«Grazie alla sua elevata capacità di immagazzinare carbonio nel suolo, se adottata su larga scala, l’agricoltura biologica potrebbe rappresentare un mezzo per potenziare la riduzione di CO2»: questo è il risultato pubblicato nel 2013 di uno studio diretto da Andreas Gattinger (FiBL – Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica) e portato avanti da un gruppo di ricercatori internazionali – che ha esaminato i risultati di 74 studi internazionali che hanno paragonato gli effetti sul terreno delle coltivazioni biologiche e di quelle convenzionali. Lo studio ha dimostrato che se tutte le superfici agricole fossero coltivate con metodi biologici, le emissioni di CO2 causate dall’agricoltura potrebbero ridursi del 23% in Europa e del 36% negli Usa. Gli autori hanno inoltre calcolato che ciò corrisponderebbe a circa il 13% della riduzione complessiva necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2030.
“La scelta di produrre con il metodo biologico – continua Elisa Pedrazzoli – è collegata a una elevata sensibilità che la nostra azienda ha maturato nel tempo, collegata ai temi della tutela ambientale e della qualità e della sicurezza alimentare. Per offrire prodotti di qualità che assicurino benessere all’uomo, all’ambiente e alla biodiversità Salumificio Pedrazzoli investe conoscenza, impegno e lavoro tutti i giorni. Ma non solo. Compiamo scelte eco-friendly per ridurre l’impatto ambientale perché anche dai piccoli gesti è possibile raggiungere nel tempo importanti benefici. Abbiamo investito in un nuovo impianto fotovoltaico sulla copertura dello stabilimento: 2650 pannelli fotovoltaici ad alta efficienza energetica in grado di produrre 200mila kwh all’anno, pari al 20% del fabbisogno aziendale. Tutti i settori dell’azienda sono stati coinvolti in questa attenzione all’ambiente e alla sostenibilità con la realizzazione di uffici eco-friendly (raccolta differenziata, uso di carta e materiali di riciclo, cartucce toner rigenerate, mobili e supellettili in cartone riciclato). Altrettanta attenzione viene posta anche verso altri aspetti di tutela ambientale, come l’ambizioso programma di riduzione e graduale sostituzione dei pallet e del materiale di imballaggio dei nostri prodotti con materiali eco-compatibili e l’utilizzo di carta e materiali FSC per i materiali di comunicazione”.
Dal 2009 l’azienda è inoltre associata a “EcoFriends-Cittadini e Imprese amiche dell’Ambiente”, associazione senza scopo di lucro che raccoglie realtà pubbliche, private ed imprese impegnate sul versante della sostenibilità ambientale.