La storia dell’azienda che oggi porta il mio nome ebbe inizio più di cent’anni fa. Racconta l’amore per questa terra d’ulivi, che imparai da nonno Umberto e papà Edoardo e che ogni giorno condivido con mio marito Paolo e la nostra piccola Anna Silvia.
Ci prendiamo cura di diecimila piante d’ulivo di cultivar Itrana che da almeno due secoli disegnano il paesaggio dei Monti Lepini, intervallate da mandorli, agrumi e macchia mediterranea, su una serie di piccole colline che si affacciano in parte verso il mar Tirreno.
Ho scelto l’agricoltura biologica perché credo che custodire ciò che abbiamo ricevuto in dono dal passato sia il primo passo verso la modernità. Coltiviamo nel rispetto delle leggi di natura e cogliamo i frutti direttamente dagli ulivi. La molitura delle olive avviene nel frantoio di famiglia appena raccolte. Con due innovativi decanter, estraiamo l’olio senza l’ausilio del separatore centrifugo, che potrebbe alterarne le caratteristiche fisiche, chimiche e organolettiche.
Ciò significa alta qualità dell’olio e un ricco bouquet d’aromi e sapori che si conserverà a lungo.