Tedeschi, Barone Ricasoli e Poderi Luigi Einaudi sono tre aziende tra le più affermate, in Italia e all’estero, del panorama vitivinicolo italiano, condotte da tre Famiglie storiche del vino, ognuna di esse espressione importante del terroir di appartenenza: la Valpolicella, il Chianti Classico, le Langhe con il Dogliani e il Barolo.
Esse già da qualche anno sono protagoniste di un progetto di partnership per la gestione del mercato italiano, che le vede impegnate in una collaborazione su iniziative condivise di distribuzione e di comunicazione, e che supera le anacronistiche barriere competitive che caratterizzano i rapporti tra le aziende di uno stesso settore.
Le tre aziende hanno costituito una rete d’imprese per la gestione della distribuzione sul mercato nazionale, che consentirà di rafforzare la partnership e qualificare la proposta complessiva con ulteriori servizi per la clientela.
La rete d’imprese realizzata dalle tre aziende è stata oggetto di studio per la realizzazione di una monografia dal titolo: “Le reti d’imprese: nuovo approccio manageriale per la gestione della complessità sistemica. Esempio di successo di rete d’imprese nel settore vitivinicolo, tra le aziende Barone Ricasoli, Poderi Einaudi e F.lli Tedeschi”, nell’ambito della collana di Studi e Ricerche Aziendali della G. Giappichelli Editore – Torino, Dipartimento di Studi e Ricerche Aziendali, Management & Information Technology dell’Università degli Studi di Salerno, scritta a quattro mani dal Prof. Mario Calabrese dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma e dal dott. Gerardo Bosco, consulente aziendale e consulente direzionale delle tre aziende partner.
La monografia è già disponibile in formato e-book (http://www.giappichelli.it/le-reti-dimprese-nuovo-approccio-manageriale-per-la-gestione-della-complessit-sistemica,9210118), ed entro settembre sarà disponibile anche nelle librerie.
L’interesse allo studio delle reti d’imprese nasce dalla volontà di rappresentare la necessità di adottare un nuovo approccio al governo e alla gestione delle imprese, che non sia più focalizzato sulla ricerca spasmodica della c.d. one best way, ma che stimoli le imprese ad ampliare la propria varietà di conoscenza, al fine di governare la varietà e la variabilità dell’ambiente di riferimento e, per tale strada, trovare nuove soluzioni per la creazione di valore. E’ il caso delle tre aziende Barone Ricasoli, Poderi Luigi Einaudi, Tedeschi. Esse sono l’esempio emblematico di come aziende di produzione, pur concorrenti tra di loro, hanno condiviso la necessità di unire le forze per migliorare la loro capacità competitiva, attraverso la creazione di una rete d’imprese.
La capacità di queste aziende di condividere la forza vendite, di offrire al mercato la possibilità di effettuare ordini abbinati, lo sviluppo di una logistica comune, la gestione di attività di co-marketing e comunicazione congiunta, è il frutto di un particolare sforzo di superamento delle “barriere” individualistiche, affrontato gradualmente ma intrapreso sulla base della ferma convinzione che era necessario ricercare nuove modalità per affrontare la complessità settoriale e le difficoltà del mercato domestico.
Da questo esempio ne deriva la necessità di superare i vincoli che spesso risiedono nell’approccio manageriale classico, soprattutto di fronte all’evoluzione economica che stiamo vivendo, che genera sempre più incertezze e variabilità, e che richiede un’attenta gestione della varietà informativa. Un’adeguata gestione della risorsa “conoscenza” consente alle imprese di ampliare la scelta di soluzioni per la creazione di valore. La capacità di sopravvivenza, quindi, dipende da quanto le imprese saranno in grado di generare conoscenza al proprio interno, per affrontare in modo diverso ed adeguato la complessità crescente dei contesti in cui esse operano.