Erik Banti la passione del vino ce l’ha nel sangue. Sin dalla prima infanzia, quando nella fattoria paterna La Braccesca di Montepulciano, con gli occhi conn lo stupore del bambino guardava i “grandi” a lavorare la vigna, invecchiare e imbottigliare il nettare che all’epoca di faceva nei fiaschi da quasi due litri e coperti di paglia, non come ora in belle bottiglie e luccicanti etichette. Qualche anno dopo, studente in economia, Erik corre in auto e gioca a golf, cogliendo allori e titoli italiani sia in pista quanto sui greens. Poi ,fotografo, firma servizi per Vogue e National Geographic ed pè preditello sui set da Fellini e Zeffirelli.
Più tardi ancora, come tour operator, scopre per primo le Maldive nel 1971 ed altri paradisi tropicali. Mille innamoramenti, mille mestieri, sempre giocati al meglio.
Ma quando senti la terra tramare sotto i piedidice un saggioritorna alle tue origini. Così stanco del- la code e dei semafori, Erik torna alle sue radici in maremma e si stabilisce nella sua magione devievale a Montemerano, cosi Erik fonda la sua attività nel 1981 mettendo il tappo alla sua prima bottiglia di Morellino, allora vino sconosciuto, facendolo usci- re dai suoi stretti confini per stupire il mondo grazie alla sua caparbia volontà di “Vikingo”, come tutti lo conoscevano quaggiù in Maremma.
La cantina è ora a Scansano (500 s.l.m.) punto d’incontro tra tutti i vigneti. I wine lovers troveranno la bottega con i vini delle ultime annate, oltre a qualche “vintage” venuto particolarmente bene e gadgets logati. All’attico c’è una sala degustazione capace di accomodare 60 persone per assaggi di vino e per merende dedicate, vicino ad una grande terrazzo dove si più ammirare la vicina Scansano, la vallata ed la costa tirrenica.
Per appuntamento e relativamente alla stagione si possono fare gite nei vigneti e presenziare alle operazioni di cantina. L’estensione dei vigneti per ora è di 21 ettari e la cantina acquista unicamente le uve dei vicini, potendo controllare ed essere garantiti per la loro qualità. La qualità dell’uva principalmente prodotta è il sangiovese, “Re” delle uve toscane per il 65% ed uve varietali francesi quale Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Syrah per il rimanente 35%.
Con la vendemmia 2016 la maggior parte dei vigneti hanno avito la certificazione Biologica e l’azienda ha imbottigliato parte delle sua produzione con il sigillo di Stato Bio. Tutte le operazioni vinicole sono fatte in cantina, dalla fermentazione, all’invecchiamento ed all’imbottigliamento finale. Dal 2014 la cantina usa tappi “selezione Bio, zero carbone” ottenuti dalle foglie di piante da canna da zucchero.
La produzione annuale si aggira su 340.000 bottiglie, metà di Morellino di Scansano DOCG e metà di Maremma Toscana DOC, l’export è di circa il 40% della produzione. RICONOSCIMENTI: dopo i primi tre bicchieri ottenuti sul Gambero Rosso, Erik è stato soprannominato “Il Profeta” del Morellino.
Burton Anderson e High Johnson hanno definito i suoi vini “il Nuovo Brunello”. Wine Spectator lo ha definito il suo Morellino il “Best Buy” tra i vini italiani dedicandogli un importante articolo. Der Feinsckmecker ha messo come vincente su una classifica di Super Tuscan e # tre il Poggio Maestrino. Wine Enthusiast un una classifica dei migliori 100 vini al mondo ha dato 91 al Morellino di annata, classificandolo # 40 e primo tra i vini italiani.
Boston Globe, in una degustazione cieca di 50 vini al di sotto dei 20$ è stato classificato # uno da tutti e 4 i degustatori.
Nei rating di James Suckling e Wine Advocate, tutti i vini hanno punteggi dai 90 in poi. www.erikbanti.com