Dal 1962 il Consorzio Vini di Romagna è una realtà associativa che riunisce aziende vitivinicole, cantine cooperative ed imbottigliatori, per tutelare le produzioni di vini a Denominazione d’Origine Protetta e a Indicazione Geografica Protetta della Romagna. Opera da sempre per sostenere e promuovere la qualità dei vini, l’equilibrio dei prezzi e la valorizzazione del prodotto e del suo territorio. Oggi il Consorzio è protagonista della crescita enologica della Romagna, che ha raggiunto soprattutto negli ultimi anni livelli di eccellenza qualitativa con riconoscimenti suffragati da menzioni e premi in selezioni nazionali e internazionali.
Il vino parla la lingua di una terra, la Romagna, un fazzoletto rigoglioso che corre tra il mare e gli Appennini, increspandosi in poggi e colli disegnati dalle geometrie di frutteti e vigneti alternati a case coloniche, borghi, torri e rocche. Il senso dell’ospitalità si coglie soprattutto lontano dal turismo di massa, addentrandosi nell’entroterra romagnolo, dove a ogni angolo si incontra un invitante richiamo, dalle ville alle rocche, dai mercati alle fiere, dai colli costellati di vigneti agli indimenticabili sapori.
La Romagna è sinonimo di buona tavola, a partire da Piadina Romagnola e Crescionevere icone mondiali dello street food – per proseguire con Tagliatelle al ragù, Cappelletti, Lasagne al forno, fino ai dolci tipici come la Zuppa inglese o la semplice Ciambella e gli Zuccherini, sempre accompagnati al Sangiovese, all’Albana o alla Cagnina. La Romagna ha una grande storia vitivinicola, e il suo territorio annovera il 60% dei vigneti dell’Emilia-Romagna.
La zona di produzione dei vini Romagna DOC si estende a sud della via Emilia e a nord dell’Appennino Tosco-Roma- gnolo, occupando l’area collinare e pedecollinare. La viticoltura si concentra tra i 100 e i 300 metri sul livello del mare, con alcune eccezioni fino ai 500 metri slm, in terreni di matrice principalmente sedimentario-argillosa.