Il birrificio KARMA si affaccia sulla scena della produzione di birre artigianali italiane nel 2008 ad Alvignano, in Campania. Ma le prime sperimentazioni avvengono nel 2005 nel garage di casa del visionario fondatore Mario Cipriano, quando tale attività era prerogativa di pochi pionieri.
Per soddisfare le accresciute esigenze produttive e per avere una sede accogliente per gli eventi promossi e gestiti dal birrificio, nel 2014 si è trasferito nel nuovo impianto di Alife, alle pendici del Massiccio del Matese (Appennino Sannita). L’estro di Mario Cipriano è stato mosso dalla profonda convinzione che la birra artigianale italiana, dotata di sue specifiche peculiarità, vada ripensata e reinventata combinando i sapori e i profumi locali della tradizione contadina.
Il termine KARMA è utilizzato nelle religioni indiane: esso implica l’idea di “creare qualcosa agendo” e ben si addice all’idea di dinamicità e creatività, alla base della filosofia che muove le scelte del birrificio. KARMA, come le autentiche birre artigianali, è rifermentata in bottiglia e presenta sedimento. Tale processo produttivo permette di mantenere inalterate tutte le qualità nutrizionali e organolettiche. La sua qualità è garantita dall’utilizzo di selezionati malti tedeschi e inglesi, miele di castagno biologico, i migliori luppoli tedeschi e americani.
La birra KARMA riscopre inoltre ingredienti poveri e locali come il mosto di vino da vitigni autoctoni, bucce d’arancia, limone, mela “annurca”, oltre al rinomato caffè Kimbo, che le danno un sapore unico. La sua personalità è evidenziata dall’elegante presentazione esterna del prodotto, particolarmente gradevole sotto l’aspetto visivo, permettendone l’immediata riconoscibilità.
Tali prerogative le permettono di essere ben presente in Belgio, Germania e Regno Unito. Il birrificio ha inoltre sviluppato negli anni un originale ecosistema tra produttori, consumatori e filiera produttiva, facendo rete con le realtà più genuine del territorio.
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