Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti. (Pablo Neruda) Un gioco, quello dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai, un messaggio ironico, sorprendente, fatto nel modo più semplice, quello di dipingere un cavallo con EnoArte, la sua tecnica unica di dipingere con il vino al posto dei colori, rubare i colori del vino alla natura fissandoli sulla tela per fermare un attimo di riflessione di uomini e animali, sovvertendo le regole, lascia il colore, come un ricordo indelebile, al tempo, dando modo al vino…di invecchiare. Crea un collage, Elisabetta Rogai, fatto di pensieri creati con arte, ma anche sapori, profumi, perché il suo dipinto profuma di vino, ha il cuore e l’anima del vino che usa per le sue opere che hanno il potere di sospendere il tempo, rendere immortale un’espressione, un modo di porsi, un soffio di vento, il battito di un respiro sospeso costruisce un volto, un muso di cavallo, il volo di un’aquila, un corpo, una donna bellissima, la sua spalla, le mani, un ricciolo ribelle, tutto avvolto da una interpretazione leggiadra dell’arte. Cavalli, la criniera spazzata dal vento, le narici vibranti, i nervi e la pelle, il coraggio e la forza di una creatura fremente nell’impeto della corsa, ma è solo un istante rivelato, quello che serve all’artista per rubare l’anima al soggetto, sia uomo o donna, un bambino o un cavallo ricordo di un lontano Palio di Siena, lasciando libera la parte definita anima, lo svela mostrandolo al mondo, le narici, il muso, le zampe, oggi a Firenze, ospite nell’ex Palazzo del Banco di Roma, nella sua performance live il primo attore è un cavallo bellissimo, il vino usato è quello di Giordano Vini, il dipinto per Var Group Spa del Gruppo SeSa Spa di Empoli, il gruppo leader in Italia nella distribuzione di soluzioni IT per le imprese. L’artista Elisabetta Rogai racconta un viaggio con la proiezione nei tempi dello stupore ma anche della gioia, l’artista ne ruba i sogni, ferma istanti di sguardi, di “incontri”, le sue non sono illusioni ma suggestioni…..la pazza corsa di un cavallo, il mistero della direzione del suo correre, la costruzione di un mondo come realmente è visto dall’artista tra realtà, sogno e fantasia, mondi e modi del vivere quotidiani per abitare il mondo, codificando linguaggi e comportamenti, costruendo una identità, dunque producendo non solo immagini simboliche e desiderabili ma svelando principalmente la sua realtà di artista. EnoArte di Elisabetta Rogai, artista fiorentina.