Negli anni settanta gran parte delle piccole aziende agricole abbandona la campagna, crescono le zone industriali ed in territorio va perdendo la propria identità. Il lavoro degli agricoltori è sottovalutato e marginale e molti sono costretti ad abbandonare la terra. In questo contesto, l’8 marzo del 1978 nasce la Cooperativa agricola 8 marzo. I fondatori sono cittadini, troppo piccoli per sperare di continuare a vivere del proprio lavoro: giovani operai e studenti. Il recupero di una corte agricola abbandonata, la Cà Verde, è il primo passo per ridare una nuova vita ai terreni incolti della Grola e sperimentare un nuovo modo di lavorare. In quel contesto storico ed economico sembrava quasi un’utopia.
Nel 1985 scelgono di lavorare la terra, difendere le colture senza l’aiuto dei pesticidi, diserbanti e concimi chimici. Non si chiama ancora “Agricoltura Biologica” e non ci sono regole ufficiali e riconosciute che stabiliscano quando un prodotto è bio, ma segnano la nascita di un nuovo modo di produrre e consumare, sul quale si fonda tutta la storia della Cooperativa 8 marzo. La Coop 8 marzo inizia così a produrre formaggi, ricotte e yogurt con il marchio Cà Verde. Sono passati più di trent’anni e la Cà Verde continua ad allevare le capre, le vacche e coltivare i campi nei quali produce uva, ciliegie e olive. Oggi la Cà Verde è una preziosa opportunità per continuare a vivere coltivando i prati della montagna dei monti Lessini e del Monte Baldo, allevando le capre e le vacche come fanno da sempre. Il caseificio è il cuore pulsante della Cooperativa. Il luogo in cui viene raccolto e trasformato tutto il latte prodotto nelle stalle dei Soci. Oggi è una struttura moderna, nella quale tecnologia, esperienza e sensibilità del casaro convivono per ottenere l’eccellenza nella produzione di formaggi, ricotte e yogurt BIO.
Cà Verde non significa solo un diverso metodo di coltivare le piante ed allevare gli animali, in modo da ottenere prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici, ma anche, se non soprattutto, una “pratica” sorretta dalla volontà di non determinare impatti negativi sull’ambiente e, quindi, dalla volontà di “sottrarsi” all’inquinamento delle acque, dei terreni e dell’aria. L’agricoltura biologica, sulla quale è imperniata l’attività di Cà Verde, punta principalmente al reimpiego della materia organica. La fertilità del terreno, dunque, è salvaguardata mediante fertilizzanti organici e non concimi chimici, difesa senza l’uso di pesticidi e diserbanti. Tra le falde del Monte Baldo prospicienti il Lago di Garda ed i Monti Lessini, il territorio su cui sorge è senza dubbio particolarmente bello e generoso, il rapporto tra gli uomini e la terra, gli animali e l’ambiente, è in armonioso equilibrio. Alla Cà Verde, l’amore autentico per la natura ed i suoi prodotti si sposa poi con l’esperienza d’oltre trent’anni di lavoro. Gli animali vengono a loro volta nutriti con prodotti biologici, senza impiegare tecniche di forzatura della crescita o metodi di gestione industriale dell’allevamento.