La coltivazione dello zafferano stava scomparendo nella mia zona e attraverso il mio lavoro è stata ripresa.
Documenti del tardo medioevo testimoniano la presenza di campi di Zafferano nella fascia pedemontana della Marsica: Avezzano e Magliano dè Marsi erano centri di raccolta del prodotto. Veniva utilizzato principalmente come colorante ed in farmacopea, successivamente anche in gastronomia.
Per quanto il processo di produzione sia assolutamente naturale ed i terreni incontaminati poichè situati alle pendici del Monte Velino ed all’ interno del Parco Sirente Velino, la mia azienda è Biologica dal 2015, Ente certificatore Icea Operatore S1257. Il laboratorio di chimica e fisica dell’ Università dell’ Aquila in seguito alle analisi fatte sul prodotto ne ha determinato l’appartenenza alla Categoria I (prima) della spezia secondo il protocollo ISO 3632.2:2003 tab. 2 per le quantità riscontrate di Safranale (aroma), Crocina (colore), Picocrocina (gusto) ed Umidità.
La coltivazione si articola nelle seguenti fasi :
- periodo ottobre- giugno. preparazione del terreno con arature e fresature con mezzi meccanici;
- periodo luglio preparazione di aiuole profonde circa 30 cm. e larghe 80 cm.;
- periodo 2° quindicina di agosto: trapianto dei bulbi sulle aiuole ad una profondità di circa 20 cm. circa, in file distanti 20 cm. tra loro ed a 5 cm. circa tra un bulbo e l’ altro;
- periodo 2° quindicina di ottobre e prima settimana di novembre FIORITURA: raccolta dei fiori in campo, mondatura ed essiccazione degli stimmi in laboratorio, solo i filamenti rossi vengono utilizzati;Raccolta dei fiori.
- periodo novembre- febbraio: stato vegetativo della parte apicale pianta;
- periodo marzo-aprile: duplicazione sotterranea dei bulbi;
- periodo maggio-luglio: stato di quiescenza della pianta, la parte apicale si secca gradatamente;
- periodo 1° quindicina di agosto: espianto e selezione dei bulbi.
